mercoledì 28 maggio 2025

ROSADINI Giovanna (1963 - viv.)

 



Giovanna Rosadini nata a Genova nel 1963, si è laureata all'Università Ca' Foscari Venezia in Lingue e Letterature Orientali e vive e lavora a Milano. Ha lavorato come redattrice ed editor per Einaudi fino al 2004 e, dopo aver curato un'opera di Alda Merini, ha esordito nel 2008 con la raccolta di liriche Il sistema limbico.
Ha pubblicato in seguito altre quattro raccolte di versi di cui due incluse nella collana Collezione di poesia e curato l'antologia Nuovi poeti italiani 6.
Con Fioriture capovolte ha vinto la XXXI edizione del Premio Letterario Camaiore.
Con l’autoantologia che include una sezione di inediti Frammenti di felicità terrena ha vinto l’ottava edizione del Premio internazionale di Letteratura Alda Merini.
È direttrice editoriale della rivista di poesia, critica e letteratura Atelier (periodico).

Opere di Poesia
Il sistema limbico, Borgomanero, Atelier, 2008
Unità di risveglio, Torino, Einaudi, 2010
Il numero completo dei giorni, Torino, Aragno, 2014
Fioriture capovolte, Torino, Einaudi, 2018
Frammenti di felicità terrena, Faloppio, LietoColle, 2019
Un altro tempo, Latiano (BR), Interno Poesia Editore, 2021



Scrivere è un ritorno – innesco che apre voragini
di senso, un andare disarmati incontro
ad ombre infestanti e guerriere. Scrivere
è il gesto che consuma l’attesa, di una vita forse
prigioniera fra lamiere, e ancora sconosciuta.

da Frammenti di felicità terrena (LietoColle-Pordenonelegge, 2019)



Si scrive sul vuoto e sull’assenza,
assorbiti dal silenzio friabile di ricordi
decomposti che prendono alla gola,
nella frana del tempo che tutto divora
e trasforma, cercando la propria voce
e l’altrui orma nella terra impastata
di buio, dove ogni cosa ormai tace.

Si scrive, ed è una lotta con l’ombra
che sempre sfugge e sempre ci minaccia
presi da un’onda che lascerà una traccia

da Fioriture capovolte (Einaudi, 2018)



INFANZIA

III.

Nella casa che non è più la mia casa
la notte è custodita dai cipressi
e il sonno è lieve, non ha peso,
si solleva nel sogno come fosse
il compimento del giorno.
L’anima nera delle falene cerca
orientamento nel buio denso
di profumi del giardino,
mentre le lucciole tessono
costellazioni terrene, fra gli alberi
di agrumi ed il pitosforo, fino
a disperdersi tremolanti in una
vaghezza di ombre silenziose e scure.

L’eco del mondo si riverbera sui
profili dei genitori addormentati
nella stanza in fondo al corridoio,
immobili, immemori figure…

da Fioriture capovolte (Einaudi, 2018)


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