Ha anche curato opere di Edgar Allan Poe, C. S. Lewis, Georges Brassens, Federico García Lorca, Konstantinos Kavafis, Nazım Hikmet, Lucio Lami, Montale, Ungaretti, Teofilo Folengo, Federigo Tozzi, Mario Luzi, Laclos e presentato opere di Alessandro Manzoni, Yukio Mishima, Riccardo Bacchelli, Cesare Zavattini, Lorenzo de' Medici, Antonio Porta, William Riley Burnett, Edgar Lee Masters, Nelo Risi, Giampiero Neri, Giancarlo Majorino, Cristina Annino.
Ha pubblicato questi libri di poesia: Il disperso (1976; nuova ed. 1994), Le meraviglie dell'acqua (1980), Glenn (1982, vincitore del Premio Viareggio),[3] Il figurante (scelta di versi 1971-1985), Donna del gioco (1987), La luce del distacco (per il teatro, 1990), Poesia della fonte (1993, Premio Montale), L'ultimo viaggio di Glenn (1999), Per un secondo o un secolo (2003, vincitore del Premio Laudomia Bonanni; sempre nel 2003 gli è stato assegnato il Premio Nazionale Letterario Pisa per la Poesia), Jeanne d'Arc e il suo doppio (2008), Vite pulviscolari (2009), Malaspina (2013, vincitore del Premio Bagutta l'anno successivo). Inoltre, sue poesie sono state inserite in diverse antologie.
Ha curato il Dizionario della poesia italiana (1983 e 1990), tradotto un'antologia di Fiabe lombarde (1986) e, con Stefano Giovanardi, scelto i testi dell'antologia Poeti italiani del secondo Novecento (I Meridiani, 1998), oltre a collaborare alla collana e all'almanacco mondadoriano de "Lo specchio".
Nel 2005, sempre per Mondadori è uscito il suo primo romanzo, Il male è nelle cose, seguito nel 2007 dalla sua seconda opera narrativa, La traversata di Milano e nel 2011 da La maschera ritratto. L'ultimo romanzo, L'indifferenza dell'assassino (2012) è stato edito da Guanda.
(vorrei ricondurre tutto)
Vorrei ricondurre tutto, ora,
alla
nobile pulizia dei gesti,
delle parole e dei silenzi,
dei
saluti, e delle confessioni,
tra noi, senza più sprechi,
né
equivoci o falsi pudori,
senza la noia delle circostanze
o la
sfiducia desolata nelle cose
da Vite pulviscolari,
Mondadori, Milano, 2009
(non trattare i bambini da bambini)
Non trattare i bambini da
bambini:
tratta i bambini come noi.
Sono esserini teneri e
indiscreti,
non innocenti angeli, concreti
folletti misteriosi,
lievi e crudeli,
sensibili e fedeli, sempre disposti
al
riso, al grido, al pianto.
Il loro tempo è veloce, rapinoso,
sono
sereni e ombrosi, minuziosi,
non hanno disciplina, né ipocrita
censura.
Sono come li vedi, sono natura.
da Per un
secolo o un secondo, Mondadori, Milano,2003
(ho imparato a esprimere gli umori)
Ho imparato a esprimere gli umori
–
anche gli umori forti –senza camuffarli.
senza
infingimenti.
Mi godo brevi soste felici
di sospensione e
improvvisa
adesione. Mi oriento
verso un mondo più affabile
e
poroso.
da Malaspina, Mondadori, Milano, 2013
(a volte troviamo una salvezza)
A volte troviamo una
salvezza
provvisoria, naturalmente, e breve,
nel quadro
ricomposto a geometria,
che pure in sé comprende vaghe
forme,
strappi sottili, allontanati,
nella quieta penombra
negligente
che sfuma a ricrearci
nel mezzo sonno.
(gli oggetti sono cambiati)
Gli oggetti sono cambiati, sono
cambiato io.
Erano fatti per resistere, durare anche oltre
noi;
costavano fatica, sangue, soldi,
erano carta assorbente
opaca
che tramandava affetti e memorie.
Oggi sono lisci,
lucenti, spettacolari
mucchi immensi di opulenza
iniqua,
impermeabili, viscidi, io stesso
nel processo del tempo
destinato
a questo oceano sgargiante di immondizia.
da Vite
pulviscolari, Mondadori, Milano, 2009
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