Mariangela Gualtieri è nata a Cesena nel 1951 ed è una delle voci poetiche piú apprezzate della scena contemporanea. Nel 1983 ha fondato insieme a Cesare Ronconi il Teatro Valdoca. Le prime raccolte sono Antenata (Crocetti Editore, 1992) e Fuoco centrale (Quaderni del battello ebbro, 1995). In seguito da Einaudi ha pubblicato le poesie di Fuoco centrale e altre poesie per il teatro (2003), Senza polvere senza peso (2006), Bestia di gioia (2010), Le giovani parole (2015), Quando non morivo (2019). E, per il teatro, Caino (2011) e Paesaggio con fratello rotto (2021). Per Einaudi ha inoltre pubblicato L'incanto fonico. L'arte di dire la poesia (2022).
Nome che stai al centro
Nome che stai al centro,
il tuo
suono ciocca e s'imperla di voci
ma nessuna ti tiene, nessuna ti
osa in
suoni, in lettera e in cifra. Nelle tue solitudini
di
mai chiamato. Come tutto è assai strano.
A me sembra. Assai
strano.
Ti piantóno, ti indago, mi avvicino in
millimetri. Ti
ho nella voce
senza che esca in suono.
Esercizio del trasloco
Il tempo qui non è stato
che un
pezzo di cartone,
un sobbalzo. La porta
si chiude per l'ultima
volta.
Il fascio di forze domestiche
il genio del luogo
saluto
ora con ringraziamento.
A tutto ciò che tace perfettamente
e
che sempre qui dentro ha taciuto
a ciò che non appare
in
questa casa vuota
e resta come il larga attesa.
A questo punto
del mondo, alto sulla città vecchia
a questa cuccia di luce e
conforto
in cui abbiamo amato meglio che potevamo
e dormito
bene nella sua pace
e fatto tutte le cose umane
delle vite, al
mio cuore
senza tristezza che tutto saluta
contento, come
esercizio
di distaccamento, come grande
scuola del trasloco e
del suo lasciare la presa.
da Bestia di gioia
Vi lascio, cose.
Il vostro
mancarmi sia la melodia
che ora mi guida:
La schiena liberata
dal peso
stia dritta in attesa
della più alta impresa.
Il
bastarmi del poco e del niente che serve.
E il resto sia vuoto.
Sia intesa
con tutto ciò che non pesa.
da Nei leoni e nei lupi
Meraviglia dello stare bene
quando
le formiche mentali
non partoriscono altre formiche
e si sta
leggeri come capre sulla rupe
della gioia
da Le giovani parole
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