martedì 5 agosto 2025

ZEICHEN Valentino (1938 - 2016)

foto di Dino Ignani

Valentino Zeichen, all'anagrafe Giuseppe Mario Zeichen (Fiume, 24 marzo 1938 – Roma, 5 luglio 2016), è stato uno scrittore e poeta italiano. Autore di romanzi e di raccolte di poesie, la sua prima antologia poetica Area di rigore fu pubblicata nel 1974 dalla Cooperativa Scrittori, (Roma, 1974) con la nota introduttiva di Elio Pagliarani; l'ultima, Casa di rieducazione è uscita con Mondadori (Milano) nel 2011.
Vinse nel 1999 il Premio Il Fiore di Chiesina Uzzanese. Nel 2015 la giuria tecnica del Premio Poesia Città di Fiumicino, composta da Milo De Angelis, Fabrizio Fantoni, Luigia Sorrentino, gli ha conferito il Premio alla Carriera.
Nasce a Fiume nel 1938 ma, a seguito dell'esodo istriano, fiumano e dalmata, si trasferisce con la madre Evelina e il padre giardiniere, prima a Parma, poi a Roma, dove ha vissuto fino al giorno della morte in una casa-baracca a via Flaminia, presso il civico 86.
Si è avvicinato alla poesia quando era diciottenne, influenzato da autori surrealisti come André Breton e Jacques Prévert.
La sua prima pubblicazione di poesie è del 1969 nella rivista letteraria Nuova Corrente. Il suo primo romanzo, Tana per tutti, è del 1983.
Il tratto caratteristico della poesia di Zeichen è lo spiccato carattere argomentativo, anti-lirico, così descritto da Valerio Magrelli: "Che parli del big bang o di un amore, che evochi un amico o parli di guerra, egli imbastisce sempre un complicato congegno dimostrativo, una piccola macchina logica tramite cui esibire acquisizioni di tipo cognitivo. In alternativa, ecco esplodere veri flash visivi, come quando, per esempio, definisce il treno "una chiusura lampo che fila sui binari".
Zeichen è stato anche il giudice unico della giuria di un premio letterario intitolato al suo nome. È morto il 5 luglio 2016 alle 12:40 a Roma per un infarto a seguito dell'ictus che lo aveva colpito nell'aprile del 2016, nella clinica Santa Lucia.
Recensendo Poesie 1963-2003, Biancamaria Frabotta scrisse: «Chi non intende la differenza che esiste fra un poeta intelligente e un poeta dell’intelligenza, legga la raccolta completa delle poesie di Valentino Zeichen […]. Zeichen scrive come vive, e viceversa. Il che, a un secolo di distanza da D’Annunzio, può fare anche notizia. E notizie della sua insolita biografia non ne son mancate, a causa della ghiotta curiosità dei media che ancora non cessano tributare incensi al personaggio, trascurando il poeta che è oggi in Europa, io credo, uno dei più originali e duraturi».

Opere
Area di rigore, nota introduttiva di Elio Pagliarani, Roma, Cooperativa Scrittori, 1974
Ricreazione, Milano, Società di poesia per iniziativa dell'editore Guanda, 1979
Pagine di gloria, Parma, Guanda, 1983
Tana per tutti, Roma, Lucarini, 1983 (romanzo)
Museo interiore, Parma, Guanda, 1987
Gibilterra, Milano, Mondadori, 1991
Metafisica tascabile, Milano, Mondadori, 1997
Apocalisse nell'arte, introduzione di Nico Garrone, Roma, Edizioni della cometa, 2000
Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio, Roma, Fazi, 2000
(con Achille Bonito Oliva) Carla Accardi. Pietrose distanze - Essegi, 2000
Matrigna, Padova, Il Notes Magico, 2002
Passeggiate romane, Roma, Fazi, 2004 (con DVD)
Poesie. 1963-2003, Milano, Mondadori, 2004
Sentimento e ironia, con una nota di Massimo Raffaeli, Ancona, Centro Studi Franco Scataglini, 2004
Neomarziale, Milano, Mondadori, 2006 (rosa del Premio Viareggio 2006)
Il palazzo della scherma, Milano, Il ragazzo innocuo, 2006
La Refezione, Roma, Edizioni della cometa, 2007
Aforismi d'autunno, Roma, Fazi, 2010 (cinquina del P.E.N. Club Italiano 2011)
Poesie giovanili. 1958-1967, Roma, Edizioni della Cometa, 2010
Il testamento di Anita Garibaldi, postfazione di Italo Moscati, Roma, Fazi, 2011
Casa di rieducazione, Milano, Mondadori, 2011 (rosa del Premio Viareggio 2012)
Macchie dipinte, Roma, Edizioni della Cometa, 2014
La sumera, Roma, Fazi, 2015 (romanzo, in concorso per il Premio Strega 2016)


Il tempo

Il tempo è come un gatto selvatico
che attraversa il giardino
e poi fa anche capolino,
ma non lascia mai trapelare
quale numero civico sia recapito
del suo nascondino.
Sono transitati secoli
dentro i miei anni e
(io) non vi ho fatto caso.
Mi specchio, il viso è vecchio
sebbene la pelle assorba
la crema di bellezza
come il deserto l’acqua.
 

Poesie di avviamento

Se la linea
della tua vita
nella mano
ti pare breve,
allungala con la matita
e chissà? che l’innesto
non riesca.
 

Risvolti del territorio

Per esempio
amiamo risiedere a Parigi, a Roma
ed in vari altrove
ma non del tutto, un dubbio ci pedina
così diffidiamo di ogni luogo di residenza
poiché in qualche stanza dei loro stabili
siamo attesi per morirvi
perciò vorremmo fuggirli
e non incontrare mai quel posto designato
che molte città
per acquisire benemerenze
sono disposte ad ospitare.
 

La Poetica

Nel tagliarmi le unghie dei piedi
il pensiero corre per analogia
alla forma della poesia;
questa pratica mi evoca
la fine perizia tecnica
di scorciare i versi cadenti;
limare le punte acuminate,
arrotondare gli angoli sonori
agli aggettivi stridenti.
È bene tenere le unghie corte
lo stesso vale anche per i versi;
la poesia ne guadagna in igiene
e il poeta trova una nuova Calliope
a cui ispirarsi: la musa podologa.



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