Marco Ferrazzoli
RIDUZIONE DEL DANNO
Rime, versi, distici ed epigrammi
Gattomerlino
2025
pp. 154, 14,00
ISBN 9788866832089
Siamo invasi da libri che promettono di farci superare le crisi, da manuali per uscire dalla depressione e per realizzare i nostri sogni, perché “possiamo farcela, basta crederci”, da consigli per l’auto-aiuto e per pensare positivo. Con Riduzione del danno, finalmente, un efficace supporto per peggiorare il nostro umore: un’àncora, sì, ma per andare ancora più a fondo. Una raccolta di versi che è un’iniezione di sarcasmo, però letale.
La parola che manca
Poi c’è tutto il resto, quello non detto l’amore, l’affetto che batte, che pulsa nel petto. Ma le parole, quelle escono a taglio, da sole: dotate di vita propria e di punte acuminate – come lance, come spade – feriscono, squartano e provocano emorragie. Le tue come le mie. Così restiamo a leccare, a guardare il sangue mentre cola, incapaci di pronunciarla quella sola parola che tutto potrebbe guarire
Marco Ferrazzoli si è diplomato come geometra, laureato in Lettere e masterizzato in Psicologia di consultazione e Comunicazione istituzionale, sempre col massimo dei voti. È giornalista professionista da tanto tempo che non ha più posto per i bollini sul tesserino e per 18 anni è stato Capo ufficio stampa del CNR di cui è un dirigente tecnologo, attualmente in comando alla Presidenza del Consiglio. Insegna Comunicazione della conoscenza all’Università di Roma Tor Vergata, al Master di Comunicazione scientifica dell’Università di Parma e laddove lo chiamino. I titoli e l’età da boomer non hanno scalfito la sua capacità di dire e scrivere stupidaggini, alle quali spera solo di conferire un minimo di suono e di senso. È autore di alcuni libri (Pandemia, infodemia, Parola di scienziato, Il Superdisabile, Non solo don Camillo, L’eretico della risata, Padania, Italia, Cos’è la destra, MIllenani, salvo altri) e di un imprecisato numero di articoli, saggi e multimediali. Prima di Riduzione del danno, era già finito nel girone infernale dei poetanti con Macchie di Rorschach.
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