Lidia Riviello
STATI DI SALUTE
Nino Aragno editore
collana Domani
maggio 2025
pp. n/i, euro 15
ISBN 9788893803441
Lidia Riviello si fa carico del caos di frammenti che ruotano sulle teste (talora pensanti, talatra pesanti) di noi contemporanei e tenta non solo di trascriverlo, rendendolo poesia e non mero, vorticoso sovrapporsi di informazioni, ma di offrirci una bussola, un timone, una parola che sia linea guida e ci orienti nel turbine di avatar, vite inventate, vite che sono quello che vorremmo fossero le nostre vite. Vite esposte alla massima potenza d’inganno, dunque. E la traccia sublime del vero, che Riviello esplora da rabdomante, dove la forcella di legno, che vibra all’apparir del vero, è la parola. Parola aerea, eppure non immateriale. Dopo, infatti, nella seconda parte, si affonda nel vero più vero, quello del corpo esposto, della carne sofferta che portiamo. Siamo dentro una serie ospedaliera ipercontemporanea, dentro una disfunzione alimentare che, riportata alla brevità virtuale dei social, non racconta davvero più niente, nemmeno più la pulsazione cinematografica d’inizio millennio. Nessuna complessità, nessuna profondità, ma il nulla che ragiona sopra il nulla e racconta un’euforica ipocondria, l’inefficace esposizione di corpi, già espressi al mondo dal proprio dolore. Ed è questa l’analisi di un mondo che vorrebbe sfuggire all’analisi, che cerca di confonderci coi suoi impulsi frenetici. Ma Riviello si ferma, se lo assume, lo osserva, vi si oppone. E fa poesia del niente, e del suo astratto, pixellato male.
Alcune poesie
LORCA STYLE l’ucraina dagli uccelli di fuoco alle balere del nord est
follower 27.867
ballare sulle casse di un negozio di tessuti ucraini
nel nord est con pappagallo ucraino
cassa ucraina massa di bombe che non si sentono perché la musica
è alta è ucraina
da una parte del video ucraina da quest’altra parte urlano allucinassìon ciòco
è grassa la signora vende svende ricicla setine stringhe jeans del pianeta terra
ecco perché nessuno la likka non smette di ballare sulla cassa ucraina.
ALBANIANTOUR4
sul set c’è il passaggio dei clienti dentali
attrici platinate le risse il teatro
un mondo che si chiamava albania
ora altro nome europa detto nel campo di grano
di concentramento
non si calpestano le aiuole nemmeno qui.
EATALY 2
banca di notte entra un uomo impiegato
entra di notte per
movimenti indecifrabili
tennis col morto
entra scavalca il morto sulla soglia
preleva soldi forse morti e scavalca ancora un corpo
non più morto non più americano pare dormire in culla d’africa
a Manhattan la lingua di Disney illumina ogni flirt
come quello nuovo tra rook Shields e un campione di rugby del New Orleans gold.
Lidia Riviello è nata a Roma. Autrice e conduttrice di programmi radiofonici e televisivi (Radiotre, Radiodue, Rai Tre, Rai Uno, La7, Sky), collabora con quotidiani, riviste e blog; organizza eventi e festival di poesia e arte. Il suo primo libro è Aule di passaggio (Noubs 1998); seguono L’infinito del verbo andare (Arlem 2002, prefazione di Edith Bruck), Rum e acqua frizzante (Perrone 2003, nota di Carla Vasio), Neon 80 (premio Delfini 2007, Zona 2008, nota di Edoardo Sanguineti), Ritorno al video (Signum 2009) e Sonnologie (Zona 2016, nota di Emanuele Zinato). Suoi testi sono tradotti in inglese, francese, giapponese, spagnolo, sloveno, tedesco, arabo e svedese. È presente in Poeti degli anni zero (a cura di Vincenzo Ostuni, Ponte Sisto 2011) e in numerose altre antologie e riviste italiane e straniere.
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