Alida Airaghi (Verona, 1953) è una poetessa italiana. Si è laureata all'Università Statale di Milano in Lettere Classiche e ha insegnato a Zurigo per il Ministero Affari Esteri dal 1978 al 1992. Dal marito Siro Angeli ha avuto le figlie Daria e Silvia. Risiede a Garda dal 1993. Collabora a diverse riviste e blog italiani e svizzeri.
Opere
L'appartamento, in Nuovi Poeti Italiani n. 3, Einaudi 1984
Rosa rosse rosa, Bertani 1986
Appuntamento con una mosca, Stamperia dell'arancio 1991
Le seguenti plaquette presso le edizioni Lietocolle: Il lago, 1996; Sul pontile, nell'acqua, 1997; Litania periferica, 1998; Le mura di Verona, 1998
Il peso del giorno, La Luna, Grafiche Fioroni 2000
Litania periferica, Manni Editori 2000
Un diverso lontano, Manni Editori 2003
Frontiere del tempo, Manni Editori 2006
Fine dicembre, Le Onde 2010
Il silenzio e le voci, Nomos 2011
Versi editi e inediti, in Nuovi Poeti Italiani n. 6, Einaudi 2012
Elegie del risveglio, Sigismundus 2016, Nulla Die 2022
Omaggi, Einaudi 2017
Qualcosa del genere, Italic Pequod 2018
L'attesa, Marco Saya Edizioni 2018
In cornice, Ensemble 2019
Rime e varianti per i miei musicanti, Marco Saya 2020
Se domani ti arrivano dei fiori, Giovane Holden 2021
Consacrazione dell'istante, AnimaMundi 2022
Il velo, Tau 2022
Sotto assedio, Gattomerlino 2023
Quanto di storia, Marco Saya 2023
Gente normale, Eretica 2024
Tre libri, Il Convivio 2025
17 maggio 1979
Affidi alla tua sigaretta (alle dita
che magre la tengono
stretta, al fumo
leggero impalpabile,
alle labbra socchiuse)
la mente
sospesa per qualche minuto
nel vuoto innocente.
Confidi all’azzurro degli occhi
il tuo altro
il tuo oltre le cose,
sapiente accortezza
che sa ma rifiuta
la scialba mollezza
del niente.
Due gatti gemelli
ti dormono accanto
ti scortano i passi
felini felpati
osservano
attenti se canti
se suoni
facendo le fusa
a ogni carezza
di musa e nutrice
fedeli adoranti.
La casa che arredi
elegante
pulita
invasa dal bianco
da odori dell’orto
colori profumi
sbocciati in giardino
bellezza
del dentro del fuori.
Lo stile dei libri
ordinati scaffali
forzieri di idee
letture parole
regali agli allievi
distratti svogliati
per farli
pensare svegliare.
Rimasta com’eri
preziosa bambina
intenta decisa
vivendo
disegni speranze
di ieri nell’oggi
offrendo riscatto
a chi non ha sogni
così necessaria
al mondo febbrile
mia Daria
pacate parole
sorriso gentile.
da Quanto di storia (Marco Saya, 2024)
*
“Scolpisci la tua statua”,
raccomandava Plotino.
Togli, raschia, leviga, ripulisci:
ecco che apparirà dal marmo informe
il tuo volto migliore,
lo splendore del divino
che hai nascosto. Libera
quello che dorme nel qualcosa
di ogni giorno, povera cosa
incolore relativa immediata.
Fai posto all’assoluto,
alla tua statua eterna
luminosa: intorno
ti sarà grata l’aria,
e il mondo muto.
da Consacrazione dell’istante (AnimaMundi Edizioni 2022)
*
Insegnaci a contare i nostri giorni:
quelli che abbiamo avuto,
quelli che ci rimangono.
Giorni attesi, giorni sprecati.
Quelli annoiati, quelli incompresi.
Le nostre albe assonnate,
gli indaffarati mattini.
Sere di baci. Notti fugaci.
E carezze, e tristezze.
Insegnaci a contare i minuti,
a non perderli. Vissuti,
da vivere: minuti così brevi
che riempiamo di niente
e di gente, di cose e pensieri
per farli durare fino a un’ora.
Lasciaci ancora tornare ai nostri ieri,
progettare i domani: e rimani,
rimani nel tempo che viviamo,
nel momento che siamo.
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