foto di Dino Ignani
Opere principali
Inganno ottico, presentazione di Maurizio Cucchi, Milano, Società di poesia, 1985; Premio Montale per l’inedito; edizione francese Le leurre optique, traduit de l'italien et préfacé par Bernard Noël, Le Muy, Editions Unes, 1988
L'albero delle parole : grandi poeti di tutto il mondo : per i bambini, a cura di Donatella Bisutti, Feltrinelli, 1982
La poesia salva la vita: capire noi stessi e il mondo attraverso le parole, con uno scritto di Attilio Bertolucci, Milano, Mondadori, 1992; ristampato nel 1998 negli Oscar Mondadori e nel 2016 nell'Universale Economica Feltrinelli
Voglio avere agli occhi azzurri: storie di Simona, Milano, Bompiani, 1997
Tentazioni, Osnago, Pulcinoelefante, 1998
Colui che viene, prefazione di Mario Luzi, Novara, Interlinea edizioni, 2005
Le parole magiche, Milano, Feltrinelli, 2008
Rosa alchemica, Milano, Crocetti, 2011, Premio Laudomia Bonanni; Die Alchymische rose, Wien, Locker, 2020
Storie che finiscono male, Torino, Einaudi ragazzi, 2017
Sciamano: inediti 2015-2020, testi 1985-1999, Gottaminarda, Delta 3, 2021
Parole per la testa! Da dove arrivano i modi di dire?, Milano, Feltrinelli, 2022
Ogni spina ha la sua rosa: aforismi, Bologna, Pendragon, 2022
Il passaggio
Tutti sono lì a spiare il momento
in cui un uomo con tutto
il suo peso nel mondo
diventa una cosa
da buttare via.
Un mostruoso miracolo
di segno opposto
a quello della nascita.
Ma nessuno crede davvero
che possa succedere a lui.
da Sciamano. Poesie 1985-2020 (Delta 3, 2021)
da Inganno ottico
Vivendo
Contro il vetro
il disegno di un respiro
– prima e dopo, invisibile.
Paura
Non della morte, ma
della metamorfosi
– accettare di privarsi di sé
come acqua che si lasci versare
e prende forma da ciò che la contiene
e corre via – e l’assorbe la terra
ed è e non è più – senza pena, forse
eppure non va persa.
Lenta, arrischiata
ogni cosa matura
per un attimo
di colma beatitudine
poi trabocca
come l’acqua di un vaso
fugge la pienezza.
Canzone d’amore cannibale
So che ti ritroverò
non potrai sfuggirmi
mia è l’immaginazione
catturato come un insetto e trafitto
immobilizzato spaventato rassegnato
comunque sarai
lì
farò di te quello che non vorrai
con calma mi appresterò a divorarti
l’amore non lascia niente sul piatto
neanche le chele.
Ti avrò mangiato e succhiato
svuotato
– non vorrei tuttavia che tu soffrissi
vorrei che godessi anche tu
della felicità immensa
dì essere cibo.
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