mercoledì 11 giugno 2025

#biblioteca / Fabio Pusterla | FIUMI NEFRITE VORTICI | marcos y marcos

 

Fabio Pusterla
FIUMI NEFRITE VORTICI
marcos y marcos
collana Gli Alianti
maggio 2025
pp. 144, euro 17
ISBN 9788892942066
 
“Sul ciglio di qualcosa, rivolo o scarpata,
tra macchie cupe di rovi e viluppi d’ortiche
non si sa come spunta un giglio
rosso. Fiore d’argine e fosso,
rosso di lingua antica,
dice di andare avanti
dice che la fatica non è mai troppa per chi non rinuncia
a vivere la vita”.

L’imbarbarimento della società civile occidentale, l’avanzata delle destre populiste e sovraniste in tutta Europa. Lo scoppio della guerra in Ucraina e in Medio Oriente, l’incombente catastrofe ambientale, l’indifferenza, l’individualismo, l’opportunismo. I segni drammatici dell’invecchiamento, e insieme le figure gioiose dei nipotini, Lucio, Tullio e Gemma. La poesia di Fabio Pusterla tocca con passione e altissima tensione lirica temi di grande rilevanza, un occhio rivolto al mondo, uno alla realtà più prossima e personale, uno alla potenza estrema, salvifica e minacciosa, di una natura e di un cosmo pieni di bellezza, mistero, energia.

Una poesia dalla raccolta

Fiumi, nefrite
 
«Molte cose iniziarono in me
molte finiscono, fiumi tanti
che scendono sotto le rocce si essiccano
diventando mistero o nulla si nascondono
nel cuore nero di strati profondi verso il magma
nel grande oblio nelle tenebre.
Europa di corsi d’acqua e fiumi macabri
io adesso vedo soltanto una vipera verde
una colonna armata che si avvicina
nefrite nefrite il mio rene è l’Ucraina
il mio corpo è l’Europa avvelenata
un crollo inarrestabile
nefrite Eurasia mente inagibile
quale sarà l’ultimo
quale sarà l’ultimo fiume
nefrite grigioverde di fango e bitume
nefrite piscio e merda
nefrite che nuove leggi infauste promulghi
Elba Donau Neva Vistola Volga
Jenissei d’ampio respiro grande storia
e il vasto Reno e il Rodano dorato
tutti verdi grigioverdi devastati
tutti ultimi fiumi cosparsi
di cenere e muffa e fanghiglie
nell’Europa dei diritti e dei rovesci le frattaglie
del mio corpo dolente dolina
che declina e rinsecca
nella mia mente infetta sfatta sfitta
che centrifuga
spazi tempi memorie
in vortici disattenzioni incurie
atomi impazziti scorie punti di fusione
mediocri marionette sopra i troni
io non più io
io già senza di me
d’altri padroni...»

Fabio Pusterla è nato a Mendrisio nel 1957, vive tra Italia e Svizzera e insegna letteratura italiana.
Concessione all’inverno – Casagrande, 1985 – suscita il consenso immediato di critici e poeti. La sua poesia selvatica, luminosa, franca, conquista. Nel 1989 pubblica con noi la seconda raccolta, Bocksten, in seguito tutte le successive: Le cose senza storia, Pietra sangue, Folla sommersa, Corpo stellare, Argéman, Cenere, o terra, Requiem per una casa di riposo lombarda e Tremalume. Sempre con noi, pubblica Il nervo di Arnold – un itinerario tra le pieghe più feconde della letteratura contemporanea – e le splendide traduzioni di due raccolte di Philippe Jaccottet: Pensieri sotto le nuvole e E, tuttavia, nonché la traduzione di Sulla punta della lingua di Antoine Emaz. Per Marcos y Marcos, nel 2016 dà vita alla collana di poesia Le Ali, che attualmente dirige assieme a Massimo Gezzi.
Le sue opere sono tradotte in molte lingue e gli sono valse premi prestigiosi, tra i quali il Montale nel 1986, lo Schiller nel 1986, 2000, 2011; il Gottfried Keller nel 2007, il Napoli nel 2013 per l’insieme dell’opera, l’N.C. Kaiser Preis e il Carducci nel 2022, infine il Betocchi, nel 2024. Alla sua figura e opera di poeta è dedicato il documentario Libellula gentile di Francesco Ferri.

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