giovedì 13 novembre 2025

SPECCHIO Mario (1946 - 2012)

 

Mario Specchio (Siena, 2 novembre 1946 – Montepulciano, 17 settembre 2012) è stato uno scrittore, poeta, traduttore, germanista, saggista e critico letterario italiano. Nato a Siena, ha frequentato il Liceo classico "E.S. Piccolomini" e, successivamente, si è laureato in Lettere presso l'Università di Firenze con una tesi di letteratura tedesca. Le sue amicizie con Romano Bilenchi, Mario Luzi e Antonio Tabucchi hanno contribuito alla sua formazione. Di Luzi ha anche curato una biografia intitolata Colloquio; germanista, studiò in special modo Goethe, Rilke, Hesse e Paul Celan. Nel 1974 esordì come autore di poesia con la raccolta A piene mani. Iniziò poi l'attività di traduttore letterario; fu incluso nella lista dei candidati per la vittoria del Premio Monselice per la sua traduzione di L'ultima estate di Klingsor di Hesse. Nel 1999 divenne professore dell'Università degli Studi di Siena, insegnando Lingua e letteratura tedesca e Traduzione letteraria, incarico che già aveva ricoperto come ricercatore all'Università di Urbino.
Ha vinto il Premio Il Fiore per la poesia nel 2008.
È deceduto nel 2012 all'età di 66 anni a seguito di un'emorragia cerebrale che lo ha colto mentre era alla guida della sua autovettura.

Opere di poesia
A piene mani, Firenze, Vallecchi, 1974
Nostalgia di Ulisse, Firenze, Passigli, 1999
Da un mondo all'altro, Bagno a Ripoli, Passigli, 2007
Passione di Maria, con le illustrazioni di Ernesto Piccolo, Ed. Feeria, Panzano del Chianti, Siena, 2013

Poesie

Ci stupirà

Ci stupirà forse la morte
quando
si farà più vicina ed una voce
porterà l’eco delle tue parole,
ci stupirà con la carezza lieve
che dissolve l’ultimo segreto
e rende i corpi alla misura estrema
liberi dall’insulto
e dall’inganno.
Dove saranno gli occhi di velluto
che celavano il tempo dell’attesa,
le promesse le lacrime il sorriso
tutto perduto
tutto abolito
come non fosse stato?


DI NOTTE

E’ nella notte il canto delle Parche
quando chi dorme sembra già assopito per sempre
e i fuochi fatui ai cimiteri
prolungano il respiro di quel sonno .
Verrai di notte , mi sfiorerai leggera ,
nella tua voce ancora una poesia
avrà forma di vento
e sarà il vuoto colmo degli spazi
sarà la solitudine del mare
e le greggi che lasciano al mattino
il caldo della stalla , o grida roche di fiori
all’avanzare dell’incendio .
Ogni notte ti fai più vicina
ed io sento il frusciare del tuo manto ,
preparo per te vasi di frutta ,
lascio aperto un libro , brucio incenso .

NELL’ARIA ONDEGGIA

Nell’aria ondeggia
come incenso in fumo , vago
un sentore di promesse antiche .
Si accendono e si spengono
tremando , lungo le strade
gli ultimi lampioni
e i cieli non conoscono confini .
Tu vivi in alto , forse
al nostro incanto
non resta che la grazia di morire ,
e poi saremo come siamo sempre ,
viandanti che si tendono la mano .


Nessun commento:

Posta un commento

ROLLI Paolo Antonio (1687 - 1765)

  Paolo Antonio Rolli  (Roma, 13 giugno 1687 – Todi, 20 marzo 1765) è stato un poeta, librettista e letterato italiano. Nacque a Roma dall...