venerdì 19 settembre 2025

Andrea Zanzotto, Attilio Zambon - IL FATTO CHE IL MALE ESISTE MI ANGUSTIA - Molesini


Andrea Zanzotto - Attilio Zambon
IL FATTO CHE IL MALE ESISTE MI ANGUSTIA
Carteggio (1937-1947)
a cura di Silvia Volpato e Giovanni Zanzotto
introduzione di Francesco Zambon
Molesini editore Venezia
settembre 2025
Pagine 128 - Euro 15,00


È qui pubblicato quanto è rimasto del carteggio intercorso fra Andrea Zanzotto e l’amico d’infanzia e concittadino Attilio Zambon, di quattro anni maggiore di lui, fra il 1937 e il 1947, con l’aggiunta di alcune lettere scambiate fra Zanzotto e due fratelli di Attilio, Zoila e Giuseppe. In questo materiale è anche compresa una poesia inedita di Andrea Zanzotto dedicata allo stesso Attilio e probabilmente inclusa in una delle lettere: è una delle sue più antiche liriche note. Si tratta di documenti di grande interesse, perché testimoniano quella che Andrea Cortellessa ha chiamato la “archeologia” di Zanzotto, le idee e i progetti del poeta ancora adolescente, le sue prime importanti letture filosofiche e letterarie (Kirkegaard, Heidegger, le Lettere di san Paolo, i poeti italiani e francesi contemporanei), quella che si può chiamare una vera adorazione del paesaggio natale (acuitasi durante l’allontanamento da Pieve di Soligo per il servizio militare), le difficoltà e le ansie nell’immediato dopoguerra per la ricerca di un lavoro (alcune lettere sono inviate dalla Svizzera, dove Zanzotto era emigrato in cerca di occupazione). Il dialogo con Attilio, verso il quale egli mostra una grande confidenza e talvolta anche un poco di soggezione, è molto diretto e sincero e fa emergere alcuni tratti profondi del carattere di entrambi: solido nelle sue convinzioni e nella sua fede Attilio (almeno così appare all’amico) e insicuro e tormentato nella sua ricerca spirituale e nelle sue precoci aspirazioni artistiche Andrea. Particolarmente preziose sono alcune riflessioni di quest’ultimo su temi filosofico-religiosi che, insieme a quello del paesaggio, torneranno poi variamente declinate in tutta la sua opera.
 
Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo 1921 – Conegliano 2011) è una figura centrale della poesia contemporanea, non solo italiana. Esordì nel 1951 con Dietro il paesaggio, cui seguirono numerosi altri volumi di poesia. Tra i più importanti e famosi Vocativo, IX Ecloghe, La beltà, Il Galateo in bosco, Filò: tutte le sue poesie sono raccolte nel volume dei Meridiani Mondadori Le poesie e prose scelte (1999) e nell’Oscar Tutte le poesie (2011). È autore anche di racconti, di traduzioni e di saggi (in gran parte riuniti, questi ultimi, nei due volumi Mondadori Scritti sulla letteratura, 2001).
 
Attilio Zambon (Possagno 1917 – Treviso 1991) si trasferì da piccolo con la famiglia a Pieve di Soligo, dove visse fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, stringendo una profonda e duratura amicizia con Andrea Zanzotto. Si laureò in Matematica e Fisica all’Università di Padova con Giuseppe Zwirner. Dopo la fine della guerra, durante la quale fu fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in vari campi di concentramento, trasferitosi a Venezia con la famiglia insegnò Matematica e Fisica nei licei e terminò la sua carriera come preside. Fu anche autore di un saggio sui Contributi della matematica ad una teoria unitaria dei fenomeni fisici e biologici (1962), dedicato al matematico Luigi Fantappiè.
 
Il libro verrà presentato 
da Giovanni Zanzotto e Francesco Zambon
in dialogo con Andrea Molesini (nella foto a destra)
DOMENICA 5 OTTOBRE alle ore 11.30
al Castello di Susegana (TV)
nell'ambito della Mostra dell'editoria "Libri in cantina"


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