Joanna Gromek-Illg
WISŁAWA SZYMBORSKA
Un ritratto intimo
traduzione di Giulia Olga Fasoli
Elliot edizioni
collana Antidoti
ottobre 2025
pp. 640, euro 25
Di fronte alle domande sulla sua sfera privata, Wisława Szymborska ripeteva invariabilmente, schermendosi: «Questo solo dopo la mia morte» (avvenuta nel 2012). L’autrice e studiosa Joanna Gromek-Illg ha preso molto sul serio que-sto precetto, e si è inoltrata nei territori che la poeta teneva così scrupolosamente nascosti. Per domandarsi, in sintesi: chi era davvero Wisława Szymborska? «A volte mi assomiglio, a volte no» amava ripetere la poeta. La sua personalità ha suscitato grandi emozioni, e anche chi non ha mai amato la poesia è riuscito a sentirla vicina. I lettori la consideravano un’amica, una vicina e una confidente, e questo può sembrare strano, soprattutto se si pensa a quanto poco amasse scrivere di sé. Szymborska è riuscita a conciliare tratti apparentemente distanti: la sensibilità e l’ironia, la durezza e la tenerezza, la maturità e un fascino infantile. Non a torto uno dei suoi amici le diceva: «Wisełka, sei molteplice!». Sulla base delle lettere e delle conversazioni con amici e conoscenti, e aiutata da un’imponente archivio di fotografie, illustrazioni e collage, Joanna Gromek-Illg ha scritto il ritratto definitivo della poeta premio Nobel per la Letteratura.
Dal prologo
«Accingendomi a scrivere questo libro mi sono chiesta se fosse ancora necessaria un’altra biografia della premio Nobel. Poiché a interessarmi non era tanto la vita esteriore, quanto la sua psiche, le sue esperienze interiori, lo sviluppo e i cambiamenti della sua personalità, mi sono arrischiata ad affrontare questo tema. Difendeva con molto vigore l’accesso a questa sfera, e spesso alle domande rispondeva: “Questo solo dopo la mia morte”, cosa che metteva non poco in imbarazzo gli interlocutori. In effetti è accaduto che qualche tempo dopo la sua morte siano apparse un gran numero di lettere, cartoline e collage, conosciuti fino a quel momento solo dai loro destinatari. È proprio la corrispondenza, accanto alla produzione letteraria, che dà un accesso più completo alla sua vita interiore. Per il biografo è un materiale molto prezioso. Ho letto migliaia di lettere indirizzate a lei o scritte da lei stessa. Ritengo che la sua prosa epistolare si collochi ai massimi vertici di quest’arte, proprio nel momento della sua ormai quasi assoluta scomparsa. […] Szymborska aveva molti segreti e non voleva che cessassero di essere tali. Sono riuscita a portarne alla luce un certo numero, tuttavia credo che molti siano rimasti nascosti. Così come la sua poesia era semplice e facilmente comprensibile solo in apparenza, così anche la vita di Szymborska era in verità intricata e niente affatto lineare»
Joanna Gromek-Illg, laureata in letteratura polacca e filosofia, ha lavorato come insegnante, sceneggiatrice e regista di documentari e di spettacoli televisivi e cabaret, redattrice, critica letteraria e ghost writer. Il rapporto di lavoro e amicizia di suo marito – editore della casa editrice di Szymborska – con la scrittrice, ha favorito la conoscenza e l’accesso diretto alle fonti necessarie per realizzare la biografia.
Nessun commento:
Posta un commento